D.ssa Annarita Fittini
 
+39 338 6366319​      [javascript protected email address]
D.ssa Annarita Fittini

Psicoterapia e consulenza psicologica online a Bologna

Psicoterapia on line 

La psicoteria online è una pratica professionale in cui uno psicoterapeuta offre aiuto ed eroga informazioni attraverso consulti a distanza per i quali si utilizza la tecnologia elettronica.

John Suler ed il ISMHO Clinic Case Stdy Group (2001) nel definire le linee guida per la consulenza online, attribuiscono grande importanza all'informare il cliente sulla privacy e sulla sua possibile salvaguardia: se il paziente coglie queste informazioni ed è motivato, la consulenza online ha buone possibilità di riuscita.

I clinici hanno a dispozione diverse possibilità per effettuare una valutazione iniziale della persona: in videoconsulenza, per telefono, via mail, via chat, etc. Le persone potrebbero sentirsi più serene scegliendo una di queste modalità, più capaci di esprimere se stesse ed il loro problema e sopratutto sentirsi più compresi. Combinare i diversi metodi durante la consulenza psicologica online permette di comprendere meglio i problemi e la personalità del paziente. Attuare una consulenza psicologica online attraverso gli strumenti informatici è efficace se la comunicazione attraverso il computer è accurata ed efficiente.

 

Studi internazionali

La psicologia, la psicoterapia e la psichiatria sono ambiti ideali per le applicazioni di telemedicina, poichè sia la diagnosi sia la consulenza possono essere effettuate attraverso una comunicazione audiovisiva. Sebbene possa sembrare difficile immaginare che una psicoteraputa ed un paziente possano sviluppare una relazione terapeutica attraverso la videoconsulenza la letteratura dimostra che ciò è possibile.

Fin dal 1959 il Nebraska Psichiatric Institute (Wittiston et al.1972) ha utilizzato un sistema televisivo bidirezionale a circuito chiuso per trattamenti medici e formativi in ambito psichiatrico: nel 1961 fu avviato un progetto di ricerca che dimostrò come una terapia individuale e una terapia di gruppo potevano essere condotte via cavo ma sopratutto che la presenza del medium non costituiva nè un problema nè un vantaggio. Nel 1964 gli psichiatri del NPI si telecollegarono con il Norfolk State Mental Hospital (NSMH) e per circa vent'anni effettuarono attività di telepsichiatria, inclusa la supervisione a distanza di un reparto psichiatrico.

Un bellissimo articolo di Dwyer (1973) narra di un sistema televisivo interattivo (IATV) che nel 1968 mise in connessione il Massachusset General Hospital (MGH) con la stazione medica dell'Aereoporto internazionale di Logan: in due anni e mezzo di attività furono effettuate 150 videoconsulenze. Successivamente il teleservizio si aprì anche agli insegnanti delle scuole superiori della città, alle assistenti sociali del Municipio, alle associazioni di volontariato giovanile ed all'ospedale psichiatrico di Bedford. Il sistema permise di somministrare le cure a più di 1.600 pazienti, i risultati suggeriscono come per molti pazienti la comunicazione con uno psichiatra via IATV sia più facile del contatto nella stessa stanza, ciò appare particolarmente valido per alcune persone con psicopatologie importanti, per gli adoloscenti e per i bambini.

Elford et al. (2000) psichiatri infantili dell'Università di Newfoundland in Canada hanno valutato 23 bambini ed adolescenti sia in videoconsulenza sia in vis a vis, utilizzando anche dei questionari di soddisfazione del servizio da cui è risultato che l'82% dei soggetti ha apprezzato l'uso del videoconsulto. Gli autori riportano come la videoconsulenza psichiatrica sia un'adeguata alternativa alla consulenza ambulatoriale. A simili risultati sono giunti anche Kopel et al. (2000) del Department of Psychological Medicine del Children's Hospital Westmead in Australia, che hanno valutato un servizio di telepsichiatria offerto a bambini ed adolescenti, confrontati con un gruppo di pazienti ambulatoriali. La maggior parte dei soggetti ha espresso una grande soddisfazione per il servizio.

Queste e altre ricerche internazionali diedero avvio al progetto Psicocyber, sviluppato in collaborazione con l'Ausl e il Comune di Reggio Emilia.

 

Psicocyber

Psicocyber è stato il primo servizio di psicologia on line realizzato in Italia, nel 2004, rivolto agli adolescenti del territorio.Un camper appositimente attrezzato ha stazionato per due anni e mezzo in una piazza a Reggio Emilia. All' interno del camper c'era una videopostazione collegata con il mio studio a Bologna. Ho personalmente effettuato circa 500 colloqui online ed inviato 133 ragazzi ai servizi sociosanitari. Psicocyber è stato valutato attraverso un questionario ed un test sulla qualità della relazione. I risultati dimostrano che  il 91.5% dei soggetti ha ritenuto la consulenza psicologica on line di grande d'aiuto nella risoluzione dei problemi presentati e il 91.9% ha dichiarato di sentirsi ha proprio agio nel comunicare mediante videocontatto. I risultati dettagliati della ricerca sono disponibili in questo articolo.

 

Indicazioni bibliografiche 

Dwyer T.F. (1973) Telepsychiatric: psychiatric consultation by interactive television, American Journal of Psychiatry 130:8

Elford R. et al. (2000) Evaluating satisfaction with child and adolescent psychological telemedicine outreach service, Journal of Telemedicine and telecare 7:2

Fittini A.(2006) Psicocyber: videocounselling online con adolescenti, Psychomedia